Governo e Parti Sociali, all’esito della riunione di ieri, hanno aggiornato il protocollo nazionale per le misure per il contrasto al Covid negli ambienti di lavoro privati disponibile a questo link. Questo aggiornamento, fatte salve ulteriori revisioni a seconda dell’evoluzione del contesto pandemico, vale fino al 31 ottobre 2022. In estrema sintesi, questi i passaggi da tenere presente nel rivedere e aggiornare i protocolli e le misure protettive aziendali:
- Le mascherine FFP2 restano «un presidio importante» e quindi sono raccomandate «in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro». Il datore di lavoro, «su specifica indicazione del medico competente o del RSPP», può obbligare a indossare la FFP2 «particolari gruppi di lavoratori» (soggetti fragili inclusi) individuati «sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati».
- Lo smart working rappresenta, «nella situazione attuale uno strumento utile per contrastare il virus»; in quest’ottica, le Parti Sociali auspicano che il governo «proroghi ulteriormente la possibilità di ricorre allo smart working emergenziale», in particolare per i fragili, fino al 31 dicembre 2022.
- Resta l’obbligo di informare, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, i lavoratori e gli esterni che entrano in azienda del rischio di contagio da Covid-19, delle modalità di ingresso nei luoghi di lavoro (con 37,5° non si potrà entrare in azienda), della gestione degli appalti, della pulizia e la sanificazione dei locali e del ricambio dell’aria, della gestione degli spazi comuni.